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Metodo Feuerstein
L'immagine di questo schema rappresenta la vera svolta apportata dal Prof. Feuerstein alla psicologia cognitiva che, prima di lui si focalizzava solo su uno schema di tipo:
STIMOLO → ORGANISMO → RISPOSTA non esauriente
Infatti, si può vedere come, dallo stesso stimolo, provengano risposte differenti a seconda dei casi e da stimolo differenti, provengano risposte simili.
La mediazione Feuerstein, pone l'accento sulla possibilità di condurre il soggetto, nel processo conoscitivo, non più in una sola direzione ma in maniera circolare, di modo che tra lo S=Stimolo e l'O=Organismo si ponga il mediatore H=Homo, così come tra l'O=Organismo e la R=Risposta, con il fine ultimo di trasformare, in un processo appunto circolare, la risposta in un nuovo stimolo per l'Organismo rinnovandone la dinamica.
STIMOLO → HOMO → ORGANISMO → HOMO → RISPOSTA
Il metodo Feuerstein, inoltre, si rivolge a tutti i soggetti che, per ragioni differenti, siano interessati ad un percorso di potenziamento delle funzioni cognitive e, quindi, del proprio modo di pensare. Il principio su cui è fondato questo tipo di approccio è essenzialmente quello della modificabilità cognitiva strutturale, per il quale, le funzioni cognitive possono essere accresciute durante tutto l'arco della vita di un individuo.
Ruolo fondamentale nello sviluppo cognitivo viene attribuito alla mediazione che rappresenta, per Feuerstein, il mezzo che conduce ad un atteggiamento di apertura verso la flessibilità e verso la ricerca delle strategie cognitive di fronte ad una situazione problematica. Si differenzia dall'insegnamento poichè non ha contenuti da trasmettere ma ha lo scopo di condurre il soggetto verso un metodo di lavoro che si costruisce attraverso l'uso del PAS.
Il PAS (Programma di Arricchimento Strumentale) comprende pagine/esercizi carta-matita finalizzati a sviluppare specifiche aree cognitive quali: l'osservazione sistematica, la percezione analitica, lo sviluppo del pensiero ipotetico, il lavoro sull'impulsività, l'orientamento nello spazio e nel tempo, il comportamento comparativo, la classificazione.
La finalità essenziale del lavoro svolto non è quindi l'accrescimento dell'insieme delle conoscenze del soggetto (anche se questo, di fatto, si verifica), bensì lo sviluppo degli strumenti conoscitivi, oltre che il consolidamento delle abitudini cognitive superiori, come l' osservazione sistematica, l' identificazione degli obiettivi, la gestione dell'impulsività nella raccolta dei dati e nel fornire le risposte, fare ipotesi anziché procedere per prove ed errori, etc.